Blog dedicato alla prima Guerra Mondiale ed alle sue conseguenza in Italia e in Europa. E' espressione del CESVAM - Istituto del Nastro Azzurro come spazio per i temi riguardanti la grande guerra e le sue conseguenze (info:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
venerdì 23 dicembre 2022
martedì 20 dicembre 2022
sabato 10 dicembre 2022
Riflessioni sulla Grande Guerra. Volume I - Presentazione
Presentazione
Riflettere e capire la Grande
Guerra potrebbe sembrare un obiettivo troppo ambizioso, se non un pio
desiderio, data la portata e la complessità di questo evento epocale che ha
chiuso un’epoca, ha stabilito un nuovo ordine mondiale sostituendo un ordine
che era stato deciso a Vienna un secolo prima ed ha aperto un’epoca che ancora
oggi è in essere. Proprio per questa complessità, sottolineata dalla scomparsa
di tre Imperi ultrasecolari, necessitano riflessioni sempre più approfondite e
particolari proprio per questo collegamento alla attualità. Le generalizzazioni
che sono spesso alla base delle nostre convinzioni, che si generalizzano sempre
più con il passare dei decenni, sono utili per una visione di sintesi, ma non
sono sufficienti per chi meglio vuole, in una contestualizzazione
generazionale, comprendere le dinamiche che hanno inciso sulla realizzazione
degli eventi. Oggi alcune componenti delle nuove generazioni esprimono dileggio
per chi si è sacrificato, per chi ha dato la sua vita per il bene della Patria,
per il superiore bene della comunità nazionale; non è che ci sia da
meravigliarsi troppo per chi è stato educato all’egoismo, al “tutto mi è
dovuto”, a godere dei frutti del sacrificio degli altri, a vivere con le
risorse non proprie; il dato che emerge è che la schiera che chi si sacrifica
per gli altri si assottiglia sempre di più. Questo è un bene; prima o poi
queste nuove generazioni dovranno affrontare i reali problemi della vita,
essendo soli, senza aiuto, forse, per una qualche non sperata riflessione, si
accorgeranno di quanto sono stati miopi e pagheranno di persona, con una
benedizione accorata nostra perché ognuno è fabbro del suo destino. L’Istituto
del Nastro Azzurro non può accettare questa tendenza miope, ma che potrebbe a
lungo andare essere anche salutare. Quando quell’appuntamento arriverà, allora
questi nostri lavori potranno essere utili. In questa chiave presento questi
tre volumi dedicati alla Grande Guerra ed ai suoi significati.
Gen. Carlo Maria Magnani,
Presidente Nazionale del Nastro Azzurro
fra Combattenti decorati al Valor Militare
martedì 29 novembre 2022
sabato 19 novembre 2022
Giorgio Madeddu. Prigonia Austriaca in Italia. Campo di Concentramento di Monte Narba. I Parte
3.5.4 Monte Narba
La miniera di Monte
Narba entra nello scenario della prigionia in Italia dalle cronache del Diario
del Gen. Carmine Ferrari quando rivela che, il 18 dicembre 1915, giungeva al
largo dell’Asinara il piroscafo Dante Alighieri con a bordo 1.995 prigionieri
di cui 635 ufficiali, fortunatamente tutti esenti da malattie contagiose.
Ultimato lo sbarco degli ufficiali il giorno 21, questi furono alloggiati secondo
le indicazioni del Colonnello Eldmann, ufficiale austro ungarico di grado più
elevato, che suggerì la suddivisione per nazionalità.
Trascorso il peridio
contumaciale, il comandante del Corpo d’Armata dispose il trasferimento di 160
ufficiali a Porto Ferraio, 150 a Cittaducale e il “maggior numero possibile”
alla miniera di Monte Narba, si disponeva altresì di mantenere sull’isola tutti
gli ufficiali medici e qualche ufficiale per la disciplina. Fra 30 e il 31
dicembre partirono per Monte Narba un centinaio di ufficiali.[1]
Il villaggio di Monte
Narba, località di montagna a circa 700 m. S.L.M., si trova nel sud est della
Sardegna, dista circa ottanta chilometri dal capoluogo regionale,
amministrativamente appartenente al comune di San Vito Sardo.
Il villaggio prese
corpo intorno alla miniera che sin dalla prima metà dell’Ottocento estraeva
principalmente minerali di argento, piombo e zinco. Alloggi per gli operai,
abitazioni per gli impiegati, edificio della amministrazione, villa della
direzione, magazzini, officine, spaccio e ospedale rendevano il villaggio
sostanzialmente autonomo. Il verde delle montagne circostanti ne faceva un
luogo gradevole, tra l’altro, lontano dalla endemicità della malaria.
Fonti locali confermano
il numero degli ufficiali prigionieri, i già noti 100 di cui il Diario del Gen.
Ferraris, ma, a Monte Narba giunsero ulteriori 30 soldati specializzati[2], militari
di truppa non esentati dal lavoro come invece accadeva per gli ufficiali. La
loro presenza è storicamente accertata in quanto parteciparono alla
realizzazione della nuova laveria, ”… l’opera fu velocemente terminata grazie
all’aiuto dei militari austriaci prigionieri”. [3]
Il numero dei
prigionieri di guerra presenti a Monte Narba è confermato dai documenti della
Commissione Centrale per i prigionieri di guerra, al 1° gennaio 1917 a
Monte Narba risultavano presenti 96 ufficiali appartenenti al gruppo
proveniente da Valona e 30 uomini di truppa.[4]
Nell’archivio storico
della Parrocchia di San Vito sono conservate due lettere inviate dall’allora
sacerdote Don Demontis alla diocesi di Cagliari per informare sullo svolgimento
delle pratiche religiose nel campo prigionieri di Monte Narba. Nella prima
lettera datata 20.01.1916, Don Demontis riferisce che, in accordo con il
Comando militare, si stabiliva che, da domenica 23 gennaio, si sarebbe
improvvisato un altarino in un vasto locale della miniera per consentire al
Capitano, Cappellano dei prigionieri, P. Gabriele Cvitanović[5] di
celebrare la messa in austriaco. Don Demontis al fine di favorire la
celebrazione del “santo sacrificio” assicurava di farsi carico del necessario
per sostenere il sacerdote dei prigionieri ma, in considerazione della povertà
della sua chiesa, chiedeva il sostegno dei “parroci cittadini” per il
reperimento dei paramenti e quanto necessario per la celebrazione delle messe a
Monte Narba. Il parroco di San Vito si premurava inoltre, di assicurare l’Arcivescovo
di Cagliari sull’effettivo stato religioso del Cappellano dei prigionieri:
Padre Gabriele Cvitanović aveva richiesto la
confessione e Don Demontis trasse l’impressione di un “…contegno
religiosissimo.”.
Nella seconda lettera
datata 29 giugno 1916, Don Demontis comunicava al Mons. Vicario che, per
espresso e ripetuto desiderio degli ufficiali austriaci, si era reso necessario
modificare la giornata per la celebrazione della messa, stabilendo che questa
si svolgesse tutti i mercoledì. Per mancanza di un locale idoneo le messe si
svolgevano nel piazzale sotto un grosso albero di carrubo, serviva il rito un soldato
austriaco sia per il suo “grave comportamento che per la correttissima
pronunzia del latino…”, alla messa prendevano parte anche il comandante del
campo e molti soldati italiani.
La vita degli ufficiali
a Monte Narba scorreva tranquilla, tanto che, secondo testimonianze,[6] gli
alloggi risultavano ben tenuti, furono realizzati giardini ben curati e persino
degli orti. Nelle serate si organizzavano persino tornei di tennis. Il Sottotenete
Alessandro Zechmeister riusciva addirittura ad inviare una cartolina in
franchigia alla Columbia Graphophone Comp. di Milano affinché venissero spediti
a Monte Narba dei dischi musicali e un catalogo recente[7].
L’esame dei registri
degli atti di morte del comune di San Vito per il periodo 1915 – 1920 rivela
che nel campo di Monte Narba non vi furono decessi tra i prigionieri, persino
l’epidemia di influenza spagnola dell’inverno 1918, lascio indenne Monte Narba.
Un ufficiale,
probabilmente un affermato pittore, decorò le pareti e le volte del fabbricato
che ospitava l’amministrazione e Villa Madama, la palazzina di tre piani
adibita a direzione della miniera. Per decenni i decori hanno affascinato i
visitatori della miniera, oggi lo stato di abbandono del sito gli ha
compromessi irreparabilmente.
Il campo di prigionia
di Monte Narba ospitò anche Bogdan Devidè, militare medico “accessist ”, nato a
Zagabria nel 1885. Rientrato in Croazia dopo la fine del primo conflitto
mondiale, Bogdan Devidè moriva il 20 febbraio 1945 nel campo di concentramento
di Mauthausen, vittima delle atrocità del nazismo[8].
Simbolicamente Bogdan Devidè rappresenta il ponte tra la prigionia di guerra
del primo conflitto mondiale e la prigionia della Seconda guerra mondiale.
Il campo di Monte
Narba, se pur nel contesto delle costrizioni della prigionia di guerra, ha
rappresentato forse un unicum a livello nazionale, gli ufficiali prigionieri
poterono dedicarsi ai loro hobby, così come i soldati italiani impiegati nella
custodia dei prigionieri non ebbero modo di lamentarsi del contegno dei
prigionieri loro affidati. Un clima di rispetto reciproco più volte riscontrato
anche nei paesi della Sardegna dove, i distaccamenti prigionieri di guerra,
operarono nei diversi lavori e di cui si dirà nel capitolo dedicato.
[1]
Ferrari G.C., Relazione del campo di prigionieri colerosi all'Isola
dell'Asinara nel 1915 – 1916, Provveditorato Generale dello Stato, Roma 1929
[3]
Ibidem
[4] Archivio
Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito (A.U.S.S.M.E.) Fondo 11 Racc. 127
cart. 6
[5]
Di Padre Gabriele Cvitanovic (1877-1955) e del periodo di prigionia in Sardegna
si ha notizia nel suo diario pubblicato dal nipote Karlo Jurišić sotto il
titolo: Fra Gabro Cvitanović i njegov Ratni dnevnik (1914.-1918.), Spit 1984.
Il frate dell’Ordine dei Minori Francescani, reduce della lunga marcia della
morte nei Balcani, sbarcò sull’Asinara per poi essere inviato alla miniera di
Monte Narba.
[6] Mezzolani
S. e Simoncini A., La miniera d'argento di Monte Narba, Gia Editore – Cagliari,
1989
[7] Madeddu
G. La Damnatio ad Metalla, Gaspari Editore – Udine 2018
[8] Mauthausen
Memorial Archives - https://raumdernamen.mauthausen-memorial.org
martedì 8 novembre 2022
INFOCESVAM, ANNO IX, 33/34, N. 5, SETTEMBRE- OTTOBRE - 1 novembre 2022
INFOCESVAM
BOLLETINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
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ANNO IX, 33/34, N. 5, Settembre -
Ottobre, 1 novembre 2022
IX/5/600 La
decodificazione di questi numeri è la seguente: IX anno di edizione, il mese di
edizione di INFOCESVAM, 576 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi.
Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes”
dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro
Azzurro. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo
stesso argomento.
IX/5/601 – Dato il Visto
si stampi data 31 ottobre 2022 al volume “Il Quadro di Battaglia del Regio
Esercito Italiano – 10 giugno 1940 a cura di Massimo Coltrinari e Luigi
Marsibilio
IX/5/602 – Il progetto
dedicato ai 40 anni dalla Missione in Libano ha raggiunto la prima fase. È
stato predisposto l’Indice e articolazione del Volume. Per il CESVAM, oltre a
Direttore, il responsabile esecutivo scientifico è il gen Antonio Trogu
IX/5/603 – Il Calendario
Azzurro del 2023, del Centenario, sarà presentato l’8 novembre 2022 alle ore 19
al Museo dei Granatieri, Roma. Interverranno oltre al Presidente Nazionale, il
Socio Mirabella. Per il CESVAM, Giancarlo Ramaccia.
IX/5/604 Il Dott. Daniel
Vignola, per il Master di 1° Liv in “Storia Militare Contemporanea 1796- 1960 ha
predisposto la tesi dal tema ““Gli errori del Piano Schlieffen e il peso del
mancato apporto italiano”. La tesi sarà discussa nella sessione di laurea
invernale (dicembre 2022)
IX/5/605. Il Presidente
della Federazione di Asti Marco Montagnani ha presentato ed avviato una ricerca
sulla vicenda del “Conte Rosso”. Al momento si stanno predisponendo i dettagli
per la predisposizione del manoscritto n. 1
IX/5/606 Il Dott.
Salvatore Domenico Vasapolli, per il Master di 1° Liv in “Terrorismo e
Antiterrorismo Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi” ha predisposto la tesi
dal tema “Terrorismo Internazionale e Dispositivo integrato di Sicurezza: verso
un’agenzia europea di Intelligence.”. La tesi sarà discussa nella sessione di
laurea invernale (dicembre 2022)
IX/5/607 Glossario 1945
per il Dizionario minimo della Guerra di Liberazione 1943 -1945. Alla data del
1 novembre ha raggiunto i 824 lemmi dei 1000 previsti. Il ritardo è dovuto alla
sovrapposizione con i lemmi dei glossari precedenti e per le ulteriori ricerche
svolte in merito alle decorazioni degli Stati europei in tema di resistenza.
IX/5/608 Il Dott. Daniele
Muzzioli, per il Master di 1° Liv in “Terrorismo ed Antiterrorismo
Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi” ha disposto la tesi dal tema “Dal
terrorismo al conflitto ibrido: l’evoluzione militare di ISIS”. La tesi sarà
discussa nella sessione di laurea invernale (dicembre 2022)
IX/5/609 La Dott.ssa
Jessica Zanata, per il Master di 1° Liv. in Terrorismo ed Antiterrorismo
internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi, ha predisposto una tesi dal tema
“Narcoterrorismo in Messico”. La tesi sarà discussa nella sessione di laurea
invera
IX/5/610 Il Volume
dedicato alla storia delle compagnie telegrafiste nella Prima Guerra Mondiale di
Monica Apostoli è giunto alla fase del manoscritto 3. Attualmente la bozza è
alla attenzione del Collegio dei redattori.
IX/5/611 Il Dott.
Alessandro Ciolli, per il Master di 1° Liv in “Storia Militare Contemporanea
1796- 1960 ha predisposto la tesi dal tema “La Battaglia di Adua”. La tesi sarà
discussa nella sessione di laurea invernale (dicembre 2022)
IX/5/612. Albo d’Oro
Nazionale dei Decorati al Valor Militare. Il Dott. Roberto Orioli partecipa
allo studio di fattibilità per la predisposizione della scheda di immissione
dati. I lineamenti predisposti nel mese di agosto sono stati aggiornati con l’accoglimento
del campo dedicato all’Ordine Militare di Savoia, oggi Ordine Militare d’Italia.
IX/5/613 Il Dott.
Gianlorenzo Capano, per il Master di 1° Liv in “Storia Militare Contemporanea
1796- 1960 ha predisposto la tesi dal tema “La Battaglia di Maida – 4 luglio
1806”. La tesi sarà discussa nella sessione di laurea invernale (dicembre 2022)
IX/5/614 Le ricerche dedicate alla Prigionia
in Africa Orientale nel secondo conflitto mondiale sono terminate ed è stato
predisposto il manoscritto n. 1 del Volume Primo. Oltre al direttore, partecipa
il Dott. Giovanni Riccardo Baldelli. Il Volume sarà diviso in due parti la
prima dedicata alla organizzazione dell’A.O. I la seconda dedicata alle
operazioni 1940-1941 in Africa Orientale.
IX/5/615 Il Dott. Stefano
Ciolli, per il Master di 1° Liv in “Terrorismo e Antiterrorismo Internazionale.
Obiettivi, Piani e Mezzi”, ha predisposto la tesi dal tema “Hezbollah:
Movimento e Partito Islamico sciita.”. La tesi sarà discussa nella sessione di
laurea invernale (dicembre 2022)
IX/5/616 – Compendio 1945
del Dizionario minimo della Guerra di Liberazione è arrivato al manoscritto n.
4. Predisposte tutte le fasi di editing, comprese le illustrazioni. Oltre al
Direttore, partecipa Osvaldo Biribicchi, associato al CESVAM dal 2015.
IX/5/617 Il Dott.
Giancarlo Bianco, per il Master di 1° Liv in “Storia Militare Contemporanea
1796- 1960 ha predisposto la tesi dal tema “Gettysburg”. La tesi sarà discussa
nella sessione di laurea invernale (dicembre 2022)
IX/5/618 Il Cesvam in
tutte le sue componenti esprime le più sincere condoglianze ad Angela e a Lui
per la morte dei loro rispettivi Padri.
IX/5/619 Il Dott. Di
Lorenzo, per il Master di 1° Liv in “Terrorismo e Antiterrorismo
Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi”, ha predisposto la tesi dal tema “Spionaggio
e Contro spionaggio durante la prima guerra mondiale. Analisi e Considerazioni.”.
La tesi sarà discussa nella sessione di laurea invernale (dicembre 2022)
IX/5/620. Il n. 4 Ottobre
. Dicembre 2022 della Rivista QUADERNI è in Stampa. Entro il mese di novembre
2022 si predisporrà il n. 1 del 203 dedicato al Centenario della fondazione del
Nastro Azzurro
IX/5/621 Il Dott. Fabio
Lombardelli, per il Corso di perfezionamento e Aggiornamento Professionale in “Terrorismo
e Antiterrorismo Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi”, ha predisposto la
tesi dal tema “L’Intelligence delle Fonti Umane per il contrasto alla minaccia
terroristica a difesa della Sicurezza nazionale”. La tesi sarà discussa nella
sessione di laurea invernale (dicembre 2022)
IX/5/622 Il Dott.
Francesco La Greca, per il Corso di aggiornamento e perfezionamento
professionale, ha preparato la tesi dal tema “La Criminalità organizzata e
relazione sulla politica dell’Informazione e per la sicurezza. “La tesi sarà
discussa nella sessione invernale (dicembre 2022)
IX/5/623. Il Dott.
Antonio Vigliano, per il Master di 1° Liv in “Terrorismo e Antiterrorismo
Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi”, ha predisposto la tesi dal tema “Human
Intelligence e Virtual Intelligence. Analisi e prospettive.”. La tesi sarà
discussa nella sessione di laurea invernale (dicembre 2022)
IX/5/624 Il Dott. Stefano
Davide Restuccia, per il Master di 1° Liv in “Politica Militare Comparata dal
1945 ad oggi. Dottrina, Strategia, Armamenti
ha predisposto la tesi dal tema “Esercito Europe. Ipotesi e Prospettive”.
La tesi sarà discussa nella sessione di laurea invernale (dicembre 2022)
IX/5/625 Prossimo INFOCESVAM
sarà pubblicato il 1 gennaio 2023. I precedenti numeri di Infocesvam (dal
gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org
e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM.
lunedì 31 ottobre 2022
Osimo: Ancona Università delle Tre Età. Iniziato il Corso su "Riflessioni sulla Grande Guerra"
Mercole di 26 ottobre 2022 presso la Sala Maggiore della Universtià delle Tre Età in Osimo Ancona è iniziato il Corso su 8 lezioni dedicato alle Riflessioni sulla Grande Guerra". E' stata svolta la lezione introduttiva di carattere metodologico. La prossima lezione si terrà il 30 novembre 2022 alle ore 18.
mercoledì 19 ottobre 2022
domenica 9 ottobre 2022
giovedì 29 settembre 2022
martedì 20 settembre 2022
INFOCESVAM IX, 31/32, n.4 Luglio - Agosto, 1 settembre 2022
INFOCESVAM
BOLLETINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
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ANNO IX, 31/32, N. 4, Luglio - Agosto,
1 settembre 2022
IX/4/576 La
decodificazione di questi numeri è la seguente: IX anno di edizione, il mese di
edizione di INFOCESVAM, 576 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi.
Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes”
dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro
Azzurro. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo
stesso argomento.
IX/4/577. Come prassi, il CESVAM osserva la pausa estiva
per i mesi di Luglio ed Agosto. Il semestre accademico settembre – 2022,
gennaio 2023 inizierà il 1 settembre. Le ricerche in essere proseguono secondo il calendario adottato dai singoli
ricercatori.
IX/4/578 Ricerca per il
Centenario. Titolo. “I Presidenti
dell’Istituto del Nastro Azzurro” 1923- 2023. Attività e gesta delle
presidenze attraverso la documentazione d’archivio. La Ricerca è stata avviata
in Ambito CESVAM, sulla base del materiale raccolto a seguito dei Convegni di
Studio dell’ottobre 2021 e marzo 2022. La lista dei Presidenti e dei materiali
è stata completata. Si procede alla stesura per la I Bozza. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto storia del Nastro Azzurro.
IX/4/579 Progetto 2016/1
Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. Compendio 1945.” Una vittoria
amara” Predisposto il Manoscritto 4. Il
Glossario 1945 è nella versione di manoscritto 5. Il volume 8 del Dizionario
“Percorsi di Ricerca” è rimasto nella versione di manoscritto 3
IX/4/580. “Non ti scordar
di Me”. Il Gruppo Medaglie d’Oro ha lanciato la campagna di sensibilizzazione
attraverso l’adozione di un fiordaliso a forma di pin per ricordare i Caduti di
Tutte le Guerre. Il Fiordaliso è stato ideato dal gen. C.A. Aloia, MOVM.
IX/4/581. Progetto 2016/1
Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. Compendio 1945.” Una
vittoria amara”. Punto di situazione in: www.valoremilitare.blogspot.com
e su www. laguerradiliberazionelastoria. blogspot.com. Completate le ricerche
sulla Divisione Partigiana Italia e Divisione Partigiana “Garibaldi”
IX/4/582. Ricerca per il
Centenario. Titolo. “La Presenza in
Italia ed all’Estero dell’Istituto del Nastro Azzurro”. Struttura ed
analisi iconografica delle Federazioni, Sezioni e Gruppi aperti in Italia
all’estero dal 1923 ad oggi. La Ricerca è stata avviata in Ambito CESVAM, sulla
base del materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021
e marzo 2022. Predisposti i materiali. Ulteriori ricerche si impongono in
merito alla cause discusse. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto storia del Nastro Azzurro.
IX/4/583 La richiesta di tesi per i Master in
essere presso la Università degli Studi N. Cusano può essere integrata
consultando il blog www.studentiecultori.blogspot.com.
Il blog contiene tracce e titoli di tesi collegate a ricerche in essere presso
il CESVAM. SI ricorda che il termine per la richiesta scade il pv. 30 settembre
2022.
IX/4/584 IL CESVAM,
Centro Studi sul Valore Militare non può annoverare collaboratori e tanto meno ricercatori che non abbiano nel
proprio curriculum i titoli accademici previsti.
IX/4/585 La
Collaborazione con Le Associazioni Combattentistiche e d’ Arma ed ASSOARMA
prosegue nei termini già note, Informazioni su
www.associazionismomilitare.blogspot.com
IX/4/586 La situazione in
Europa dopo la crisi in Ucraina è presente sui blog geografici. In particolare
su www.coltrinariatlanteeuropa.blogspot,com.
Si sconsiglia la richiesta di tesi su questo argomento i quanto è di attualità
ed ancora non si dispongono di materiali atti ad una ricostruzione accademica
degli eventi, ma solo cronachistica.
IX/4/587 Ricerca per il
Centenario. Titolo. “L’Albo d’Oro
Nazionale”. Gli annuari dell’Istituto del Nastro Azzurro” editi dal 1923 ad
oggi riportati tutti i decorati dal 1833 ad oggi. Raccolta, individuazione e
acquisizione delle pubblicazioni ed edizione della Copertina e della nota
introduttiva dell’annuario. In pratica si attuerà l’Albo d’Oro Nazionale su
carta, integrante e propedeutico all’Albo d’Oro Nazionale digitale ragionato.
La Ricerca è stata avviata sia sulle ricerche della Sig.ra Paola Tomasini
iniziate nel 2021 e di quelle esposte in ambito CESVAM, sulla base del
materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo
2022. Predisposti i lineamenti per la individuazione della realizzazione
complementare del programma di ricerca. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto Ordini Cavallereschi
IX/4/588 Progetto 2020/1
“Le vicende dei Militari Italiani in Russia” Volume II “1942 L’avanzata nella
steppa”. Completato il manoscritto 3. Il Volume III “1942. La conquista del
Donbass”. Completato il manoscritto 4. Scelti i testi per i volumi n. 4 e n. 5
che sono stati tutti trascritti.
IX/4/589 Progetto
Prigionia 2019/1. Il Volume IV dedicato alla Memoria, e nella fase del
manoscritto 4. Contatti con la casa Editrice Nuova Cultura per la definizione
del format. Il Vol. VI e VII sono in
fase di approntamento con la collaborazione del Dott Giorgio Madeddu e del Dott
Salvatore Carta, per la versione in lingua tedesca
IX/4/590 Ricerca per il
Centenario. Titolo. “Ettore Viola.
Combattente, Politico, Fondatore dell’Istituto del Nastro Azzurro.”. La
Ricerca è stata avviata in ambito CESVAM, sulla base del materiale raccolto a
seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo 2022. Consiste nella
edizione digitale dei volumi “Vita di Guerra” è “Il Congresso di Assisi”. La
edizione integrale della guida al Fondo Ettore Viola presso la Biblioteca del
Senato della Repubblica e di una introduzione di Giancarlo Ramaccia sulla
figura di Ettore Viola. Tutto il materiale sopra citato è stato acquisti. Si è
entrati nella fase di stesura del manoscritto. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto storia del Nastro Azzurro
IX/4/591 Il programma relativo alle CESVAM PAPERS è
aggiornato sul www.storiainlaboratorio.blogspot,com,
su www.associazionismomilitare.blogspot.com.
Info: ricerca.cesvam@istitutonastroazzurro.org
IX/4/592 Ricerca per il
Centenario. Titolo. “La Presenza in
Italia ed all’Estero dell’Istituto del Nastro Azzurro”. Struttura ed
analisi iconografica delle Federazioni, Sezioni e Gruppi aperti in Italia
all’estero dal 1923 ad oggi. La Ricerca è stata avviata in Ambito CESVAM, sulla
base del materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021
e marzo 2022. Dati relativi al continente asiatico e sud americano acquisiti.
Mancano dati per l’Europa ed il Nord America. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto storia del Nastro Azzurro
IX/4/593 Per l’invio
degli articoli e note per la Rivista
QUADERNI si prega di utilizzare la email: quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org.
Gli articoli e le note devono essere sottoposti alla visione del Collegio dei
Redattori per la eventuale pubblicazione
IX/4/594 La Rivista
QUADERNI – Anno LXXXIII, Supplemento XXIII, 2022, n. 3 23° luglio - agosto 2022
è stata pubblicata ed inviata secondo la Main List aggiornata al 1 agosto 2022
IX/4/595. Progetto 2016/1
Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. Compendio 1945.” Si ricerca documentazione su; Divisione
Partigiana Garibaldi Rimpatrio. Ragusa 1945. Ipotesi di invio della Divisione a
Trieste, in appoggio alle forze alleate. info www.
laguerradiliberazionelastoria. blogspot.com
IX/4/596. Ricerca per il
Centenario. Titolo. “I Congressi
dell’Istituto del Nastro Azzurro” 1923- 2023. Struttura ed analisi
iconografica. La Ricerca è stata avviata in Ambito CESVAM, sulla base del
materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo
2022. Materiali raccoli per i primi 10 congressi. Iconografia disponibile. Per
il mese di settembre ottobre si procederà alla raccolta del materiale per i
congressi dal 13 al 22 e seguenti. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto storia del Nastro Azzurro
IX/4/597. Progetto 2020/2
Ordinamenti. Il Volume dedicato al Quadro di Battaglia del Regio Esercito il 10
giugno 1940 è stato inviato in
tipografia sotto la data del 30 agosto 2022. Pubblicazione prevista per la fine
del mese di settembre/metà ottobre
IX/4/598. Master di 1°
Liv. in Storia Militare Contemporanea. La Sessione di Laurea Estiva, è fissata
per la prima deca del mese di dicembre 2022 e si terrà, salvo imprevisti
dell’ultima ora, in presenza.
IX/4/599. Ricerca per il
Centenario. Titolo. “Le Corti d’Onore.
Gli Statuti. I Regolamenti dell’Istituto del Nastro Azzurro”. Struttura ed
analisi iconografica della componente giurisdizionale dell’Istituto dal 1923 ad
oggi. La Ricerca è stata avviata in Ambito CESVAM, sulla base del materiale
raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo 2022.
Trascritti tutti i regolamenti Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto storia del Nastro Azzurro
IX/4/600 Prossimo INFOCESVAM
sarà pubblicato il 1 novembre 2022. I
precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblica su www.cesvam.org
e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM.
sabato 10 settembre 2022
martedì 30 agosto 2022
27 agosto 1917 Lo scoppio della polveriera di Sant’Osvaldo: coincidenze inquietanti
Maria Luisa Suprani Querzoli
Il 27 agosto 1917 la Battaglia della Bainsizza
(capace di risultati notevoli, seppur decisamente inferiori alle proiezioni del
Comandante la II Armata) accenna a volgere al termine quando uno scoppio violentissimo
getta nel panico l’intera città di Udine, sede del Comando Supremo:
[…] alle 11,19, mentre sto per
entrare [al Comando Supremo], avviene una esplosione formidabile, che scuote
tutte le case, rompe tutti i vetri, spacca tutti i tramezzi. […] La gente si
getta fuori delle case, scarmigliata. La scena è impressionante. Le detonazioni
si seguono con violenza e frequenza sempre maggiori. Sembra di essere fra un
violentissimo bombardamento. […] Circolano le prime voci, che hanno qualche
certezza: è scoppiata la polveriera di Sant’Osvaldo. Ci sono là 100.000 bombe,
polveri, 40.000 quintali di fieno, i depositi di benzina di tutta la 2ª armata.
È una cosa spaventevole.[1]
Il panico toccò il punto massimo all’idea (dimostratasi in
seguito non veritiera) che anche i gas venefici presenti nei proiettili a liquidi speciali aleggiassero nell’aria.
Per numero di vittime e perdita di materiali la stima del
danno appare subito grave.
Circola la voce che lo scoppio
sia doloso. Gabriele D’Annunzio dice che a Roma è scoppiata l’altro ieri sera
la polveriera di forte Appio, con un centinaio di morti. Ad Alessandria è
successo suppergiù lo stesso.[2]
Il giornalista Rino Alessi, a differenza del colonnello Gatti,
si interroga senza perifrasi: «[c]hi o che cosa ha fatto saltare la polveriera? Ecco il tragico
interrogativo a cui forse nessuno risponderà lasciando nell’aria i più atroci
dubbi. Altre polveriere sono saltate, come Lei forse sa, in altre parti della
Penisola. Chi o che cosa le ha fatte saltare?»[3].
Il dubbio circa il dolo assunse particolare consistenza ma – dato il
frangente critico – non si ritenne opportuno far luce per evitare la ricaduta
che l’emergere di verità destabilizzanti avrebbe potuto avere sul morale già incrinato
dell’Esercito (e della Nazione).
In seguito si giunse alla conferma[4]
dei sospetti che fin da subito circolarono.
Un incidente analogo (seppure di portata ben minore) si era
già verificato in zona di guerra, circa dieci giorni prima.
L’XI Battaglia dell’Isonzo ancora
non aveva avuto inizio quando, nell’area del XXVII Corpo d’Armata[5],
lo scoppio di una bombarda[6]
compromise la sorpresa con cui il Comandante
d’Armata intendeva fiaccare il nemico in un tratto della fronte il cui presidio
appariva rarefatto: l’intento principe che muoveva Capello tanto da fargli
distorcere, nella sostanza, gli ordini ricevuti era costituito dalla
soppressione del pericolo incombente da Tolmino, affidata appunto al XXVII
Corpo.
Lo scoppio che si verificò in
quel settore compromise quindi un elemento essenziale del piano lungimirante,
lasciando indirettamente in vita i presupposti che avrebbero portato alla
sconfitta dell’ottobre successivo.
La possente vittoria della
Bainsizza mise a tacere tutto e sulle difficoltà incontrate dal XXVII Corpo
d’Armata non si ritornò più di tanto, attribuendole esclusivamente (ed erroneamente[7])
al mancato impulso del generale Vanzo.
Esposte le premesse ci si può
chiedere se anche l’incidente che interessò l’area del XXVII Corpo d’Armata (da
valutarsi soprattutto nella portata delle sue conseguenze, capaci di decapitare l’intento di Capello e, indirettamente,
di dare origine ai presupposti della sconfitta) era di matrice dolosa.
Il dubbio appare ragionevole.
Il computo delle responsabilità
circa l’esito della XXII Battaglia dell’Isonzo (computo a suo tempo teso più a trovare capri
espiatori per tacitare gli animi che a far luce sulla verità storica[8])
non sarà completo se non quando, seppur a distanza di oltre un secolo, si risalirà
ai mandanti di tali scoppi, la cui
serrata successione appare tutt’altro che accidentale.
[1] A. Gatti, Caporetto. Dal diario di guerra inedito
(maggio – dicembre 1917) (a cura di A.
Monticone), Bologna: Il Mulino, 1964, pp.
194 – 195.
[2] Ivi, p. 196.
[3] R. Alessi, Lo scoppio della polveriera di Sant’Osvaldo, 27 agosto 1917, in Dall’Isonzo al Piave, Milano: Mondadori,
1966, p. 103.
[4] Cica le conferme inerenti al dolo cfr. G.
Del Bianco, La guerra ed il Friuli,
vol. 2 (Sull’Isonzo e in Carnia. Gorizia.
Disfattismo), Udine: Del Bianco Editore, 2001.
[5] Il XXVII Corpo era allora comandato dal
generale Augusto Vanzo, prima di essere sollevato dall’incarico (e sostituito
con il generale Pietro Badoglio, comandante il II Corpo).
[6] Cfr. L. Capello, Note di Guerra, vol. II, Milano: Fratelli Treves Editori, 1921, p.
109.
[7] Anche sotto il comando di Badoglio il
XXVII Corpo d’Armata continuò a confrontarsi con obiettive difficoltà (cfr. ibidem) capaci di interferire negativamente con gli obiettivi auspicati dal Comandante d’Armata
(cfr. ivi, p. 113).
[8] Il riferimento è alla Relazione che concluse
i lavori della Commissione d’Inchiesta istituita dal R.D. 12 gennaio 1918 n. 35.



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