Blog dedicato alla prima Guerra Mondiale ed alle sue conseguenza in Italia e in Europa. E' espressione del CESVAM - Istituto del Nastro Azzurro come spazio per i temi riguardanti la grande guerra e le sue conseguenze (info:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
domenica 31 marzo 2024
mercoledì 20 marzo 2024
La Prima Battaglia dell'Isonzo (23 giugno - 7 luglio 1915
Col
primo sbalzo offensivo il nostro esercito aveva portato le sue unità a contatto
delle difese avanzate del'avversario e, per quasi tutto lo sviluppo della
nostra fronte, al di là del confine.
Maggiori
risultati non erano stati possibili, perchè le nostre truppe, ancora in via di
radunata, non disponevano dei mezzi necessari per operazioni di pù vasta
importanza: nella zona montana si trovarono, infatti, con scarsi ed incompleti
parchi di assedio contro una linea di fortificazioni ben munita; sulla fronte
Giulia, del pari con poche artiglierie, esse urtarono contro la piazza forte di
Tolmino ed il campo trincerato di Gorizia.
Gli
attacchi parziali, sferrati nella prima quindicina di giugno, per quanto
condotti con perizia e valore, erano stati fermati ai reticolati dalle numerose
mitragliatrici e dai tiri concentrati delle artiglierie nemiche, che decimavano
le nostre truppe. Noi non avevamo che poche mitragliatrici ed artiglierie per
numero, potenza, gittata e munizionamento insufficienti a battere quelle
avversarie e ad aprire breccie adeguate nei reticolati nemici.
Con
la prima battaglia dell'Isonzo, iniziata il 23 giugno, l'attacco principale fu
portato contro il campo trincerato di Gorizia, che si appoggiava, sulla destra
dell'isonzo, alla testa di ponte costituita dalle alture del
Sabotino-Oslavia-Peuma e Podgora, e sulla sinistra del fiume, alle forti
posizioni del Kuk, di M. Santo, del S. Gabriele e del S. Michele.
A
nord, il IV Corpo (S. E. Robilant) doveva continuare le sue operazioni contro
la piazza forte di Tolmino.
L'attacco
al campo trincerato di Gorizia si riprometteva di spuntare col II Corpo (S. E.
Reisoli), partendo dalla nostra testa di ponte di Plava, le difese nemiche
dalla parte di M. Kuk, mentre il VI Corpo (S. E. Ruelle) avrebbe concentrato i
sui sforzi contro la parte meridionale della testa di ponte Gorizia (alture di
Oslavia e Podgora). La 3° Armata, intanto, tenendo ferma la sua destra sulle
posizioni conquistate a ridosso di Monfalcone, sarebbe avanzata con le truppe
del X Corpo (S. E. Grandi) e del VII (S.E. Grioni) verso il margine
dell'altipiano Carsico sulla fronte Sagrado-Monfalcone, e con quelle dell'XI
(S. E. Cigliana) avrebbe eseguito tentativi di passaggio nel tratto tra Sagrado
e Mainizza.
Su
tale fronte di attacco, da parte austriaca, era dislocata tutta la 5° Armata
(Boroevic).
Le
operazioni da Plava verso M. Kuk, tenacemente condotte dalla 33° divisione
(gen. Vanzo) e dalla 32° (gen. Borghi), ottennero qualche risultato verso
Globna (I), ma non giunsero a risalire il ripido versante del Kuk, nonostante
l'accanimento e lo slancio delle nostre truppe, riconosciuto dallo stesso
nemico.
Sul
Podgora furono conquistate alcune trincee nemiche, ma anche qui le fanterie
furono arrestate ai reticolati avversari dal fuoco delle artiglierie e delle
mitragliatrici, mentre le nostre batterie non giungevano a controbattere
efficacemente quelle austriache, che ben celate facevano strage dei nostri
fanti, costretti ad indugiarsi con le pinze tagliafili presso i reticolati
nemici.
Gli
austriaci avevano sfruttato a meraviglia con tutti i trovati dell'arte
fortificatoria la zona del Carso, costruendo rafforzamenti e trincee,
trasformando le doline in ideali appostamenti di batterie e di truppe di
riserva e le alture in osservatori, dai quali sorvegliavano tutte le nostre
mosse: ogni risalto di roccia era ridotto ad insidioso nido di mitragliatrici,
ogni buca a nascondiglio di reparti e cannoni. In complesso, l'altipiano
Carsico era diventato tutto un formidabile sistema di difesa, che non aveva
riscontro in nessuna fronte della guerra mondiale. Contro i primi gradini di
queste posizioni, irte di reticolati, fiancheggiate dai raggruppamenti di
potenti artiglierie delle alture di Gorizia e dell'Hermada e protette, sul
davanti, da una inondazione nelle zone di Fogliano, Ronchi, S. Elia e
Redipuglia, si trovò nella prima battaglia dell'Isonzo a dover cozzare la 3°
Armata.
Ciò
nonostante essa, superata l'inondazione, col X ed il VII Corpo potè saldamente
affermarsi sul margine Carsico a Fogliano, Castelnuovo, Polazzo, Redipuglia,
Vermegliano, Selz, Rocca di Monfalcone; indi, col passaggio dell'XI Corpo sulla
sinistra dell'Isonzo, verso Sagrado, potè attaccare il S. Michele, giungendo a
conquistarne le prime pendici verso il fiume.
All'ala
settentrionale della 2° Armata, le operazioni contro la piazza forte di Tolmino
si svolsero con l'intento finale di occupare la linea Sleme-Mrzli, attaccandola
di fronte con l'8° divisione (generale Lang) ed aggirandola da nord
coll'occupazione del Mznik e del
Rudecirob. Contemporaneamente la 7° divisione doveva impegnare il nemico
su tutta la fronte della testa del ponte di Tolmino (alture di S. Maria e S.
Lucia).
Il
terreno difficilissimo e la violenta resistenza nemica, facilitata dalle forti,
inaccessibili posizioni, resero imposibile l'aggiramento da nord della linea
Sleme-Mrzili, verso la quale si attestarono le valorose truppe della brigata
Modena e Salerno.
La
7° divisione si avvicinò alle trincee della testa di ponte di S. Maria e S.
Lucia, ma non riuscì a conquistare tali alture munitissime ed a distruggere i
ponti, che collegavano le difese nemiche sulla destra dell'Isonzo con quelle di
Tolmino.
Così
sulla fronte Giulia, al temine della I bataglia dell'Isonzo, la 2° e 3° Armata
avevano serrato contro la linea di difesa nemica lungo tutta la fronte: fra
Plezzo e Tolmino la nostra occupazione fronteggiava le inaccessibili posizioni
del Javorcek, dello Smogar, del Lemez, del Rudecirob e quelle asprissime, per
natura e per opere, del Mrzli, di S. Maria e S. Lucia. Da Doblar a Plava, il
nemico era sulle forti posizioni di riva sinistra dell'isonzo e le nostre
fanterie su quelle di riva destra; a Plava la nostra argusta testa di ponte
fronteggiava a nord il costone di Deskla, a sud quello di Zagora, al centro le
pendici del Kuk con la quota 383 a ridosso di Plava. La forte testa di ponte
nemica di Gorizia protendeva, minacciosa, i due bastioni del Sabotino e del
Podgora e l'intermedio sistema collinoso delle alture di Oslavia e Peuma; sul
Carso, il S. Michele completava dalla parte sud la difesa del campo trincerato
di Gorizia e rappresentava anche il più forte caposaldo, cui si appoggiava la difesa
nemica dell'altipiano, costituita dalle alture di S. Martino, di Doberdò, di M.
Sei Busi, del Debeli e del Cosich.
Nomi
sacri, oggi, al cuore di ogni italiano; nomi divenuti per noi simbolo di gesta
leggendarie e di eroici sacrifici e paventati anche dal nemico che, come dicono
il Falkenhayn e l'Hindenburg, profuse su quelle alture il sangue e le energie
dei suoi più valorosi reggimenti, a scapito anche dell'azione militare sugli
altri fronti.
"La
guerra contro l'Italia era un morire senza fine".
Infatti,
dall'inizio della guerra al termine della I° battaglia dell'Isonzo, la sola 5°
Armata austriaca, sulla fronte Giulia, aveva perduto circa 30 mila uomini,
compresi i malati. Le forze nemiche furono avvinte a questo tratto di fronte
difficilissimo dalla continua aggressività delle nostre truppe ed il comando
austriaco dovette distrarre altre unità dal teatro d'operazione russo, per
fronteggiare le minaccie sempre più frequenti ed assillanti dell'esercito
italiano.
domenica 10 marzo 2024
ANNESSO - ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI, ANNO ii, N. 2 FEBBRAIO 2024, , 1 MARZO 2024
ANNESSO
A:
BOLLETTINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
Situazione
bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:
ALBO
D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI
Email:
albodoro@istitutonastroazzurro.org
ANNO
II, N. 2, Febbraio - 2024, 1 Marzo 2024
II/2/151. La
decodificazione di questi numeri è la seguente: I anno di edizione dell’annesso,
1 il mese di edizione di INFOCESVAM –ANNESSO ALBO D’ORO, 01, il numero della
comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia
citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di
informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO
NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Questo ANNESSO
trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org.
1I/2/152. Provincia di Bolzano. Alla data odierna
è estato realizzato l’export su programma exelles dei dati inseriti per
l’iniziale controllo. Utente Claudio Fiori
II/2/153. Provincia di Padova Albo d’Oro del
Veneto Preso contatto con il Presidente della Federazione nel 2023, che ha mostrato disponibilità. Nel
mese di Febbraio si prenderà contatto per avviare le prime procedure di
esecuzione
II/2/154 Provincia di Parma (49). La Sig.ra
Bottoni ha completato l’inserimento dei Decorati. Predisposto la export di
arma. Controllo ed utilizzo dei dati disponibile
II/2/155 Decorati di Casa
Savoia. Sono Stati inseriti i componenti di Casa Savoia fino al 1933. Fonte
Albo d’Oro Torino. Progetto di predisporre la procedura export per il
successivo controllo
II/2/156 Alla data del 29
febbraio 2024 gli inserimenti totali per Utente, le principali variazioni sono.
R. Bottoni (2672), M. Brutti (472), C.M. Magnani (4521), S. Marsili (206), C.
Mastrantonio (1446), R Quintili (11155), P. Tomasini (3206), W. Vignola (492)
II/2/157 Provincia di Macerata. Alla data
odierna è estato realizzato l’export su programma exelles dei dati inseriti per
l’iniziale controllo. Utente Mario Brutti
II/2/158 Provincia di Pavia (50) Albo d’Oro
della Lombardia. Salvo nuovi elementi acquisti questa provincia sarà presa in
esame per le fonti e l’inserimento dati nel 2025
II/2/159 Provincia di Frosinone (86). Tramite
Presidente Sezione di Formia. Il Sig. Maddalena ha dato la raccolta dei
Decorati della provincia su supporto exelles. Inviato Homepage.
II/2/160 Provincia di Fermo Alla data odierna è
estato realizzato l’export su programma exelles dei dati inseriti per
l’iniziale controllo. Utente Massimo Coltrinari
II/2/161 Provincia di Savona (83). Albo d’Oro
della Liguria. Utente Dott. Niccolò Paganelli. Inserimenti alla data odierna
32.
II/2/162 Alla data del 29 marzo 2024 gli
inserimenti totali per Utente, le principali variazioni sono. Monica Apostoli
((763), Giovanni Riccardo Baldelli (173), Alessia Biasiolo (1055), Osvaldo
Biribicchi (8), Massimo Coltrinari (322), Claudio Fiori (256), Fabio
Lombardelli (60), Giorgio Madeddu (254)
II/2/163 Provincia di Udine (77). Albo d’Oro
del Veneto Salvo nuovi elementi acquisti questa provincia sarà presa in esame
per le fonti e l’inserimento dati nel 2025
II/2/164 Roberto Orioli
sta predisponendo la maschera per il sito dell’Albo d’Oro nazionale dei
decorati al valor militare italiani e stranieri dal 1793 ad oggi. Alla data
odierna il titolo del sito in forma sintetica risulta essere
“www.albodorocombattenti@istitutonastroazzurro.org”
II/2/165 II/2/166 Guida all’inserimento dati.
Periodo Storico. Paola Tomasini suggerisce di inserire accanto alla dizione della guerra anche l’anno di
svolgimento. Esempio Guerra di Libia 1911-1912; Guerra d’Etiopia 1936-1937,
Guerra di Spagna (1936-1939). Si provvede.
II/2/167-Provincia di Cuneo (84). Albo d’Oro del
Piemonte Non vi sono fonti
disponibili. Nell’orbita di Asti. Utente Marco Montagnani. Inserimento dati
eventuale nel 2025
II/2/168 Paola Tomasini e
Laura Monteverde nel periodo di febbraio sono state impegnate ad inserire i
dati sulla base dell’Albo d’Oro di Milano. Mario brutti sul albo d0ro
disponibile della provincia di Macerata, Claudio Fiori sull’Albo d’oro della Federazione di Bolzano e Merano
II/2/169 Provincia di Pistoia. Alla data
odierna è estato realizzato l’export su programma exelles dei dati inseriti per
l’iniziale controllo. Utente Paola Tomasini
II/2/170. Claudio Fiori,
utente della provincia di Bolzano ha inserito tutti i nominativi dell’Albo
d’oro di Bolzano e Merano che ammontano ad oltre 2050 nominativi. E’ risultato
che nato nella provincia di Bolzano sono solo una decina. Sono in corso le
valutazioni su questi dati
II/2/171 Provincia di Piacenza.(54) Albo d’Oro
dell’Emilia Romagna Salvo nuovi elementi acquisti questa provincia sarà presa
in esame per le fonti e l’inserimento dati nel 2025
II/2/172 Guida
all’inserimento dati. Aggiornamento. Laura Monteverde suggerisce di inserire
nel campo “Riferimento di Legge” la dizione “non disponibile. Si provvede
II/2/173 Albo d’Oro della
Sicilia. Salvo nuovi elementi acquisti questa provincia sarà presa in esame per
le fonti e l’inserimento dati nel 2025
II/2/174 Alla data del 1
novembre 2023 gli inserimenti per assegnazioni totali sono stati 14.483, alla
data del 1 dicembre 2023 16168, alla data del 1 gennaio 2024 sono 18180, alla
data del 1 febbraio 2024 sono 20123 , alla data del 1 marzo 2024 21847 per un totale di 18106 Decorati
II/2/175 - – Prossimo
INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 marzo 2024. precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio
2023) ANNESSO sono, pubblicati su www.cesvam.org e sul sito
dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare
e su www.valoremilitare.org.
Dal gennaio 2024 L’ANNESSO al Bollettino
Infocesvam ha cadenza mensile ed uscirà in modo autonomo. Prossima edizione
di INFOCEVAM – ANNESSO II/3 Marzo 2024 1
Aprile 2024
(a cura di massimo
coltrinari)