mercoledì 19 novembre 2025

L'Aviazione nella Grande Guerra L'Inizio

 

1.     L’AVIAZIONE NELLA GRANDE GUERRA

 

 

- L’INIZIO

Lo scoppio della prima guerra mondiale, il 28 luglio 1914, avveniva solo un decennio dopo il primo volo dell’aeroplano, effettuato dai fratelli Wright, e solo tre anni dopo che l’Italia aveva impiegato in Libia per la prima volta la nuova macchina come mezzo di ricognizione e di offesa militare durante la guerra italo-turca, dimostrando tutte le potenzialità dell’impiego operativo dell'aviazione durante l'impresa libica.

Ciò nonostante, molti continuavano a considerare l’aeronautica soprattutto uno sport, ritenendo aeroplani e dirigibili poco più che giocattoli. Tale situazione non mutò di molto neppure all’inizio della prima guerra mondiale. Persino figure di grande rilievo nel conflitto, come Ferdinand Foch, affermarono a tal proposito che "l'aviazione è un ottimo sport, ma è completamente inutile per i fini dell'esercito". Nei reparti di fanteria e artiglieria queste anacronistiche convinzioni sopravvissero in parte a lungo anche a conflitto già iniziato.

I motivi di tale scetticismo sono facilmente spiegabili. Nonostante le macchine volanti avessero fatto enormi progressi nel decennio che era trascorso dal volo del Wright Flyer 1, esse conservavano ancora tutti i difetti originari. Avevano una scarsa autonomia che le penalizzava enormemente sugli estesi fronti dell'Europa orientale, mentre sul fronte occidentale la circoscritta ampiezza delle linee di combattimento ne consentiva un impiego relativamente maggiore. Tuttavia, erano molto vulnerabili, persino al fuoco di terra, e avevano bisogno di costante e attenta manutenzione durante le lunghe soste tra un volo e il successivo dovute ai frequenti guasti meccanici.

Pur persistendo tutte queste difficoltà, all'inizio delle ostilità ogni nazione impegnata nella guerra non si fece trovare sprovvista d'aeroplani. Le cifre variavano considerando o meno nel numero anche alcuni modelli di prova ancora non schierati in linea operativa. Pertanto, le forze in campo oscillavano come segue:

 

Francia                       da 136 a 138

Gran Bretagna         da 48 a 113

Germania                  da 180 a 232

Italia (1915)              da 130 a 150

Austria-Ungheria   da 60 a 86

Russia                         da 210 a 244

Belgio                         24

Stati Uniti (1915)    55

 

 

Nonostante lo scetticismo e le forti resistenze iniziali alla sua adozione, la grande guerra registrò senza dubbio un impressionante sviluppo militare del nuovo mezzo aereo che si rivelò un’arma estremamente flessibile. Una volta riconosciuta la sua insostituibile utilità, l'aviazione militare conobbe un periodo di letterale esplosione in termini numerici e di miglioramenti tecnologici. Negli anni tra il 1913 ed il 1918 non meno di 136 tipi di aerei militari furono progettati, costruiti ed inviati ai teatri operativi.

 Antonio Daniele

 

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