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L’AVIAZIONE NELLA GRANDE GUERRA
- L’INIZIO
Lo scoppio della prima guerra mondiale, il 28 luglio 1914, avveniva solo un decennio dopo il primo volo dell’aeroplano,
effettuato dai fratelli Wright, e solo tre
anni dopo che l’Italia aveva impiegato
in Libia per la prima volta la nuova macchina come mezzo di ricognizione e di
offesa militare durante la guerra italo-turca, dimostrando tutte le
potenzialità dell’impiego operativo dell'aviazione durante l'impresa libica.
Ciò
nonostante, molti continuavano a considerare l’aeronautica soprattutto uno
sport, ritenendo aeroplani e dirigibili poco più che giocattoli. Tale situazione non mutò di molto neppure all’inizio
della prima guerra mondiale. Persino figure di grande rilievo nel conflitto,
come Ferdinand Foch, affermarono a tal proposito che "l'aviazione è un
ottimo sport, ma è completamente inutile per i fini dell'esercito". Nei
reparti di fanteria e artiglieria queste anacronistiche convinzioni
sopravvissero in parte a lungo anche a conflitto già iniziato.
I motivi di tale scetticismo sono
facilmente spiegabili. Nonostante le macchine volanti avessero fatto enormi
progressi nel decennio che era trascorso dal volo del Wright Flyer 1, esse
conservavano ancora tutti i difetti originari. Avevano una scarsa autonomia che
le penalizzava enormemente sugli estesi fronti dell'Europa orientale, mentre
sul fronte occidentale la circoscritta ampiezza delle linee di combattimento ne
consentiva un impiego relativamente maggiore. Tuttavia, erano molto vulnerabili,
persino al fuoco di terra, e avevano bisogno di costante e attenta manutenzione
durante le lunghe soste tra un volo e il successivo dovute ai frequenti guasti
meccanici.
Pur persistendo tutte queste
difficoltà, all'inizio delle ostilità ogni nazione impegnata nella guerra non
si fece trovare sprovvista d'aeroplani. Le cifre variavano considerando o meno
nel numero anche alcuni modelli di prova ancora non schierati in linea
operativa. Pertanto, le forze in campo oscillavano come segue:
Francia da 136 a
138
Gran Bretagna da 48 a 113
Germania da 180 a 232
Italia (1915) da 130 a
150
Austria-Ungheria da 60 a 86
Russia da 210
a 244
Belgio 24
Stati Uniti (1915) 55
Nonostante lo scetticismo e le forti resistenze iniziali
alla sua adozione, la grande guerra registrò senza dubbio un impressionante
sviluppo militare del nuovo mezzo aereo che si rivelò un’arma estremamente
flessibile. Una volta riconosciuta la sua insostituibile utilità, l'aviazione
militare conobbe un periodo di letterale esplosione in termini numerici e di
miglioramenti tecnologici. Negli anni tra il 1913 ed il 1918 non meno di 136 tipi di aerei militari furono
progettati, costruiti ed inviati ai teatri operativi.
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