Lario, Brigata, brigata di fanteria di linea costituita nel gennaio 1917 per la guerra italo-austriaca 1915-1918, dai depositi della 41° e del 21°, coi reggimenti 233° e 234°. Schierata inizialmente nel settore Lukatic-Veliki partecipò, nei giorni dal 25 al 27 maggio 1917, alla 10a battaglia dell'Isonzo. Perdette in quell'azione 35 ufficiali e 1806 gregari. Nel luglio e nell'agosto suoi reparti ottenero importanti successi locali, con una lotta aspra che è indicata dalle perdite subite: 67 ufficiali e 1594 militari di truppa; contemporaneamente catturò quasi 2000 prigionieri. Durante l'offensiva austro-tedesca dell'ottobre, con successivi ordinati ripiegamenti e con combattimenti di retroguardia sostenuti dal 233°, si portò sul Piave, mentre il 234°, rimasto a difesa dei ponti di Cormino e di Pinzano sul Tagliamento, sostenne cruente azioni che gli cagionarono perdite molto rilevanti. Nel 1918 fu schierata prima nel settore di Condino e poi dislocata nella zona fra i laghi di Garda e di Idro. Nell'ottobre fu inviata sull'altopiano dei Sette Comuni nelle trincee del M. Lemerle, ed infine, sferrata la nostra offensiva finale, passò l’Assa e puntò su Roana, Mezzaselva ed Albaredo e per la data dell'armistizio raggiunse Pergine e Viarago. Dopo la guerra venne sciolta.
Le mostrine: rosso carminio con una striscia nera centrale nel senso verticale.
(massimo coltrinari)
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