sabato 30 aprile 2022

QUADERNI ON LINE. INDICI Anno LXXXIII, Supplemento on line, IV n. 75 n Aprile 2022. Ier informazione

 

SOMMARIO

ANNO LXXXIII, Supplemento on line, IV, n. 75

Aprile 2022

www.valoremilitare.blogspot.com

 

Massimo Coltrinari, Editoriale, Aprile  2022

                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data        28.04.2022

Massimo Coltrinari, Copertina, Aprile 2022

                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data        29.04.2022

 

 

APPROFONDIMENTI

 

Redazionale, Massimo Coltrinari Viaggio in Ucraina.  Giugno 2011

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 5.04.2022

 

 

 

DIBATTITI

 

Redazionale, Sergio Benedetto Sabetta. La Teoria dei Sistemi

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 1.04.2022

Redazionale, Circolare 2 2022 della Presidenza Nazionale

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 4.04.2022

Redazionale, Antonio Trogu. Contributo Tavola Rotonda

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 6.04.2022

Redazionale, Alessia Biasiolo Contributo alla tavola Rotonda

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 12.04.2022

Redazionale, Renata Hagmann. Contributo alla Tavola Rotonda

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 15.04.2022

Redazionale, Maria Luisa Suprani Querzoli. Contributo alla Tavola Rotonda                     

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 18.04.2022

Redazionale, Luigi Marsibilio. Contributo alla Tavola Rotonda

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 21.04.2022

Redazionale, Stefano Bernini. Contributo alla Tavola Rotonda

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 24.04.2022

 

 

 

ARCHIVIO

 

Redazionale, Emilio Bresciani, vittima dell'azione di spionaggio austriaco

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 11.04.2022

Redazionale, Progetto Prigionia. I Guerra Mondiale

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 13.04.2022

Redazionale, Luigi Lavarone, Caduto nel settembre 1915

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 22.04.2022

Redazionale, Progetto Prigionia

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 27.04.2022

 

 

 

GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE

 

Redazionale, Antonio Trogu. I fondamenti della geopolitica. I

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 7.04.2022

Redazionale, Antonio Trogu. I Fondamenti della Geopolitica. II

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 17.04.2022

Redazionale, Antonio Trogu. I Fondamenti della Geopolitica. III

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 20.04.2022

 

 

SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Redazionale, Nicolò Paganelli. Proteggere gli assetti civili e militari. Parte I

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 23.04.2022

 

 

MUSEI ARCHIVI E BIBLIOTECHE

 

Redazionale, Medaglie Ricordo dei Reparti della I Guerra Mondiale. Brigata Macerata e Brigata Piceno

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 19.04.2022

 

 

SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Redazionale, Luigi Marsibili. Volume: "La Vittoria ed i suoi artefici". Nota a margine

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 2.04.2022

 

 

 CESVAM NOTIZIE

CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

 

Redazionale, Andrea Vazzaz. La Caduta del Monte Maggiore.

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 3.04.2022

Redazionale, Giovanni Riccardo Baldelli. Contributo. Tavola Rotonda

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 9.04.2022

Redazionale, Rivista QUADERNI, Anno LXXXII, Supplemento XX, 2021, n. 3, 20° della Rivista.CESVAM REPORT  Settembre  2019 ottobre 2021

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 10.04.2022

Redazionale, Giornata del Decorato 2022 e Cerimonia 75° Anniversario Fed Prov di Latina.  INFO E DETTAGLI

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 16.04.2022

 

 

AUTORI

 

Pecce Alessio, ricercatore

Bottoni Roberta, Istituto del Nastro Azzurro

Coltrinari, Massimo direttore CESVAM

Francesco Attanasio, Presidente della federazione di Siracusa

Mario Pereira, Vice presidente Federazione di Pistoia

Carandente  Chiara, Istituto del Nastro Azzurro

Baldoni, Massimo, pseudonimo

Giorgio Lavorini, Presidente Federazione di Prato

Federico Levy, collaboratore

Elsa Bonacini, collaboratrice CESVAM

Osvaldo Biribicchi, Associato CESVAM

Alessia Biasiolo, collaboratrice CESVAM

Luigi Marsibilio, membro del Collegio dei redattori della Rivista

Giancarlo Ramaccia, vice direttore CESVAM

Giovanni Cecini membro del Collegio dei redattori della Rivista

 

Numero chiuso in data 30.04. 2022

mercoledì 20 aprile 2022

MIchele Usai. Caduti di Iglesias: Emilio Caciarru

                                  PROGETTO SCUOLA IN LABORATORIO ANNO 2021.

Istituto Tecnico Industriale Minerario Statale “Giorgio Asproni- Enrico Fermi” di Iglesias.

Referente: Prof.ssa Zurru Silvia – Partecipanti: Classi 5 Chimici e 5 Geotecnici.



Cacciarru Emilio Tenente di fanteria 35° reggimento “Brigata Pistoia”, Decorato con due medaglie d'argento al Valor Militare, Albo d'oro Sardegna pagina 40 volume XIX.

Dati e contrassegni personali, figlio di Antioco Luigi e Sanna Antonia, residente a Iglesias, Nato a Iglesias 22/7/1892, Deceduto il 30/04/1918 a Castel San Pietro dell'Emilia alle ore 15,15 nella abitazione di piazzale Garibaldi n°4 (Reperito dal registro dell’atto di morte Parte II Serie C n°7 dell’anno 1918). Statura e torace: non rilevati Capelli: rossi e lisci Naso: greco Mento: giusto Occhi: grigi Colorito: roseo Dentatura: sana Segni particolari: lentiggini Arte o professione: studente Causa della morte: infortunio Luogo di sepoltura: ignoto, presumibilmente nel cimitero di Castel San Pietro, ma attualmente non rilevabile. Emilio Cacciarru fu chiamato alle armi il 27 novembre del 1915 e fu impiegato prima nel 88° Reggimento fanteria, poi, a far data dal 15 marzo 1916, nel 210° Reggimento fanteria. Nell'ottobre del 1916, nominato tenente di complemento, venne impiegato nel 36° Reggimento fanteria. Il 31 maggio del 1917 fu destinato al 35° Reggimento, Brigata Pistoia. Nella primavera del 1917 la Brigata Pistoia tornò in Carso, destinata al settore di Monfalcone nel tratto di fronte Flondar - quota 145; durante la Xa Battaglia dell'Isonzo (12 - 28 maggio 1917) i fanti attaccarono l'Hermada, senza fortuna e con gravi perdite; il giorno 26 maggio il nemico, conscio della crisi dei reparti italiani, uscì dalle proprie linee tentando di infiltrarsi nel settore di Flondar: solo il sacrificio dei battaglioni del 36° fanteria permise di bloccare questa minaccia. Nei giorni 28-29 maggio la Brigata si slanciò ancora contro l'Hermada, subendo di nuovo gravi decimazioni per il tiro ravvicinato delle mitragliatrici nemiche; la battaglia ormai in fase di stanca si trascinò ancora per qualche giorno con azioni locali tese a migliorare la linea raggiunta, poi si spense e la Pistoia rientrò in seconda linea dove attese i nuovi complementi. La XI° Battaglia dell'Isonzo (17-31 agosto 1917), vide la Pistoia in linea a Hudi Log dove rimase sino a metà settembre sostenendo aspri scontri ravvicinati col nemico che causarono gravi vuoti tra le sue fila; risale a questo periodo la prima medaglia d'argento al Valor Militare del tenente Cacciarru, già distintosi in precedenza per il coraggio e l'ardimento. Nei giorni successivi la Brigata venne trasferita in Carnia, nel settore della Val Resia e qui fu sorpresa dallo sfondamento della XIVa Armata austro-tedesca.
Nella XIIa Battaglia dell'Isonzo (24 ottobre - 10 novembre 1917), iniziata con lo sfondamento delle linee a Caporetto, i due reggimenti della Brigata ricevettero l'ordine di proteggere il ripiegamento delle divisioni 36° e 63°, rimanendo a stretto contatto con l'avversario; durante la ritirata la Pistoia fece saltare alle sue spalle ponti e nodi ferroviari, raggiungendo il Tagliamento il 30 ottobre e sistemandosi a difesa sulla sponda destra (durante il tentativo di resistenza sul Tagliamento operato dal Corpo Speciale di retroguardia, i resti della 36° divisione occuparono le pendici del monte Simeone, mt. 1506 presso Cavazzo Carnico, bloccando per due giorni la 50° divisione austriaca). Per le truppe nemiche il Tagliamento costituì un intoppo di breve durata e l'inseguimento riprese l'1 novembre. Il giorno 5, il 36° reggimento fu circondato presso il paese di Tramonti di Sopra e annientato; il 35° reggimento riuscì a sfuggire all'accerchiamento, ma, intercettato dal nemico sulla mulattiera che da Tramonti scende in Val Meduna, subì la stessa sorte del reggimento gemello, subendo pesantissime perdite.  Il tenente Cacciarru , ferito in battaglia, fu ricoverato in luogo di cura, e, dopo essersi ristabilito, fu destinato al Deposito del 35° Fanteria, presso Bologna, dove risulta essere stato presente dal 21 gennaio del 1918  fino ai  mesi successivi. II pochi superstiti della Brigata Pistoia intrapresero un lungo periodo di riordinamento e riorganizzazione, ritornando in prima linea solo alla metà del mese di aprile del 1918.  Pochi giorni dopo, precisamente il 27 aprile, Emilio fu nuovamente ricoverato a causa delle gravissime ferite riportate durante una esercitazione di lancio di bombe a mano.  Morì pochi giorni dopo, all'età di 25 anni.  Per l'eroismo mostrato, gli fu tributata la seconda medaglia d'argento al Valor Militare. Nel contesto nel quale è morto Cacciarru emerge il fatto che, a differenza dei suoi compagni, è morto (per quello che si desume dalla decorazione) a causa di un incidente; un'altra stranezza che ho riscontrato nella mia ricerca è la lunga distanza tra il luogo di morte del tenente e i movimenti delle truppe del suo reggimento, che in quei giorni era impegnato in combattimento nel fronte alto del Garda. Si riportano le motivazioni delle medaglie d’argento al valore militare: “Costante mirabile esempio di slancio e coraggio, durante ripetuti e forti attacchi nemici, prodigò arditamente l'opera sua di comandante e combattente, finché, gravemente ferito, dovette essere allontanato, Già distintosi per spiccato valore in precedenti azioni. Korit 4 settembre 1917.”

“Durante una esercitazione di lancio di bombe a mano, accortosi che un soldato si era lasciato sfuggire una bomba ancora fumante, con pericolo immediato dei compagni, incurante del pericolo cui esponevasi, prontamente la raccoglieva, senonché quella, esplodendogli in mano, gli produceva gravi lesioni, per le quali doveva in seguito soccombere. Mentre gli prestavano le ultime cure, diceva ad un compagno:”Volevo salvare te e i tuoi soldati, sono contento.” Castel San Pietro nell'Emilia (Bologna) 27 aprile 1918”

Michele Usai, Quinta Chimici

 


domenica 17 aprile 2022

Riccardo Pangrani. I Caduti di Iglesias:Mario Puddu

                                          PROGETTO SCUOLA IN LABORATORIO ANNO 2021.

Istituto Tecnico Industriale Minerario Statale “Giorgio Asproni- Enrico Fermi” di Iglesias.

Referente: Prof.ssa Zurru Silvia – Partecipanti: Classi 5 Chimici e 5 Geotecnici.





Puddu Mario Tenente del I Genio sezione telefonica, Albo d'oro Sardegna pagina 349, volume XIX, Matricola: 6952(96)

Paternità: Niccolò Puddu Maternità: Biggio Giuseppa Data di nascita: 07/01/1895, Luogo di nascita: Iglesias Statura: 1,66 cm Torace: 0,84 cm Capelli: castani, lisci Naso: regolare Mento: giusto Occhi: grigi Colorito: roseo Dentatura: sana. Professione: studente (il Consiglio di perfezionamento della Scuola Mineraria gli concesse con speciale delibera il diploma ad honorem il 24 luglio del 1920) Cause di morte: Malattia (itterizia-colemia). Età di morte: 22 anni Luogo di morte: Taranto, ospedale militare di riserva ore 17, Luogo iniziale sepoltura: Cimitero comunale di Taranto, Luogo di definitiva sepoltura: cimitero di Iglesias. Soldato volontario nel 5° genio minatori dall’ 11 giugno 1915. Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra il 4 agosto 1915. Nominato aspirante sottotenente di complemento arma del genio minatori con anzianità 25 giugno 1916. Destinazione finale, 1°Reggimento genio sezione telefonica (dal 1 agosto 1916). Il 31 maggio 1917 è promosso tenente.  Il tenente Mario Puddu ha combattuto nel fronte macedone, un fronte meno conosciuto rispetto ad altri teatri di guerra. Dopo il disastroso esito dello sbarco anglo-francese a Gallipoli, gli Alleati chiesero all'Italia di intervenire nello scacchiere balcanico con 5 divisioni, per un'offensiva contro la Bulgaria, alleata della Germania. Il ministro Sonnino, e il capo di Stato Maggiore dell'Esercito Cadorna decisero così di inviare, nel 1916, in Macedonia un corpo di spedizione con la 35ª Divisione, formata dalle due brigate di fanteria "Sicilia" e "Cagliari", il 2° Reggimento Artiglieria da montagna, il 1° Squadrone del 16° Reggimento Cavalleggeri di Lucca, 40 cannoni e battaglioni del genio, sanità, trasmissioni e sussistenza. Un totale di 44.000 uomini. A sostegno del Corpo di Spedizione fu predisposto il trasferimento di 438 tra ufficiali, piloti e specialisti dell'aviazione con diverse squadriglie di biplani da ricognizione armata. Le truppe iniziarono a partire dal porto di Taranto nell'agosto 1916. Gli italiani arrivarono a Salonicco, e il comando dell'Intesa affidò subito alle forze italiane l'incarico di difendere il settore di Kruscia-Balcan, ad est del lago Doiran: una linea di circa 50 chilometri, particolarmente esposta agli attacchi dei bulgari. Il 19 ottobre 1916 giunse a Salonicco, assegnata alla 35a Divisione, anche la brigata di fanteria "Ivrea". Dalla fine del dicembre del 1916 al settembre del 1918, le truppe italiane in Macedonia condussero una logorante guerra di trincea. La spedizione costò all'Italia, su 52.700 uomini, 8.324 tra morti, feriti e dispersi e circa 10.000 uomini vittime, in inverno del gelo e in estate dell'amebiasi. 

Riccardo Pangrani, Quinta Geotecnici


giovedì 14 aprile 2022

Federico Pierazzi. I Caduti di Iglesias: Mario Cobru

                                        PROGETTO SCUOLA IN LABORATORIO ANNO 2021.

Istituto Tecnico Industriale Minerario Statale “Giorgio Asproni- Enrico Fermi” di Iglesias.

Referente: Prof.ssa Zurru Silvia – Partecipanti: Classi 5 Chimici e 5 Geotecnici.

          

Crobu Mario Tenente di complemento 151° fanteria Brigata Sassari, Albo d'oro Sardegna, pagina 101 volume XIX,  Matricola: 40066(92)

Paternità: Crobu Antonio Maternità: Castangia Delfina Data Nascita: 28/03/1892, Data Morte: 28/08/1917, Età Morte: 25 anniLuogo Nascita: Iglesias, Luogo Morte: Posto di Medicazione del 180° Reparto Sommeggiato, Causa Morte: Ferite Statura: 166 cm, Naso: Greco   Dentatura: SanaMento: GiustoOcchi: GrigiCapelli: Castani  Lisci  Torace m. 0,83Stato Civile: Celibe. Residente: Iglesias, Tenente di Complemento 151° reggimento Fanteria, Distretto Militare di Cagliari. Luogo di Iniziale Sepoltura: Cimitero di Ravnihar (Ravhar Slovenia). Luogo di Definitiva Sepoltura: ignoto. E’ stata posta una Lapide Ricordo nel Cimitero Iglesias (nel loculo è seppellito solo il fratello Massimiliano, deceduto due giorni prima nella stessa battaglia di Bainsizza). Registro Atto di Morte: Parte II Serie C n. 44 dell’anno 1917. Registro Atto di Morte Tempo di Guerra del Reggimento: 80a Sezione Sanità pag. 33 n.o. 31.

Diplomato perito minerario nel 1910. Appena diplomato fu assunto come geometra e tecnico dalla Ditta Ing. Tronci e Barbera per il progetto di una ferrovia circun-mineraria. Si presentò a un concorso per aiutante ingegnere del Genio civile e fu giudicato idoneo. Dopo un anno, andò sotto le armi per il servizio di leva e raggiunse il grado di sottotenente del 46 °Reggimento di fanteria. Nel maggio del 1915 fu trasferito al 151° Reggimento fanteria e inviato al fronte, dove raggiunse il grado di tenente. Prese subito parte all'occupazione di Gorizia ed all'offensiva sull'altopiano del Carso con l'assalto alle fortissime posizioni austriache del Bosco Cappuccio, Monte Sei Busi e nel Trincerone delle Frasche. Spostato il 151° nel Trentino contro l'offensiva austriaca, prese parte ai combattimenti dell'Altopiano di Asiago, dei Sette Comuni e di Monte Cengio. Il 10 giugno del 1916 prese parte, come comandante della Compagnia Arditi, all'attacco alle ben munite posizioni nemiche di Monte Zebio e Monte Mosciagt, azioni per le quali la bandiera del reggimento fu decorata con medaglia d'oro. Nel dicembre dello stesso anno fu inviato a Pragelato a dirigere due corsi di sciatori, uno dei quali per gli ufficiali della 25° divisione. Passò di nuovo al Carso per la grande avanzata della Bainsizza, dove cadde a Bavuar (Ravhar Slovenia) il 28 agosto del 1917, al comando della 6° Compagnia d'Assalto Arditi. Mario e il fratello Massimiliano erano gli unici figli di Crobu Antonio, noto perito minerario diplomato nel 1888, A loro fu intitolato l’Ospedale Fratelli Crobu di Iglesias.

Federico Pierazzi, Quinta Chimici. 


lunedì 11 aprile 2022

Francesco Triolo. I Caduti di Iglesias: Teodoro Pinna

                                   PROGETTO SCUOLA IN LABORATORIO ANNO 2021.

Istituto Tecnico Industriale Minerario Statale “Giorgio Asproni- Enrico Fermi” di Iglesias.

Referente: Prof.ssa Zurru Silvia – Partecipanti: Classi 5 Chimici e 5 Geotecnici.



Pinna Teodoro Sottotenente di Complemento 44° Reggimento Artiglieria da campagna, matricola 1182(95), Albo d'oro Sardegna pag. 315 Volume XIX.

Nato il 24 gennaio 1895 a IglesiasGenitori  Pinna Efisio e Bernardini Teodora  Residente a Iglesias in Vico Stretto n.1  Morto il 13 ottobre 1916 (21 anni) nell’Ambulanza chirurgica d’armata n.4 del comune di Gradisca  Sepolto inizialmente nel cimitero comunale di Gradisca e successivamente nel Sacrario Militare di Redipuglia (gradone 16 – tomba n. 29287) Statura: 1,70m Circonferenza torace: 0,83mCapelli: lisci neri   Occhi: castani   Colorito: bruno Dentatura: sana  Professione: studente . Viene inquadrato nel 15° Reggimento di Campagna. (27 gennaio 1915). Successivamente è impiegato nel 9° Reggimento Artiglieria da Campagna per la formazione del 46° Reggimento. (10 giugno 1915). Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra. (16 giugno 1915) viene promosso Caporale. (15 agosto 1915) Trasferito nel 44° Artiglieria per frequentare il corso Allievi Ufficiali. (5 aprile 1916) Aspirante Ufficiale di Complemento. Arma di artiglieria nel 44° Reggimento Artiglieria da Campagna, Decreto del Comando Supremo (25 giugno 1916). Promozioni: Sottotenente di Complemento
Morto nell’Ambulanza chirurgica d’armata n.4 del comune di Gradisca causa ferite riportate in combattimento come da atto di morte inserito al n.156 d’ordine del registro degli atti di morte della suddetta ambulanza. (13 ottobre 1916). Nell'ottobre del 1916 il 44° Artiglieria si trovava ad Oppacchiasella (Opatije Carso sloveno), località situata nei pressi dell'attuale confine italiano. Il luogo fu teatro di quattro battaglie dell'Isonzo (dalla sesta alla nona).

Pinna fu colpito nel tragitto che portava ad un osservatorio, e morì in ambulanza a causa delle gravi ferite.  Nel giugno 1915, al momento dell'entrata in guerra, la struttura sanitaria dell'esercito italiano, che disponeva di 24.000 posti letto al fronte e di oltre 100.000 nelle retrovie e nel resto del paese, con un migliaio di medici, in gran parte in servizio effettivo, si rivelò del tutto inadeguata, tanto da richiedere, immediatamente, enormi sforzi di potenziamento, soprattutto nello sgombero di feriti e malati verso le retrovie, dove fu creata un'imponente rete di ospedali e di convalescenziari (più di un migliaio), in piccola parte utilizzando la struttura sanitaria civile, e in parte maggiore con la requisizione di caserme, scuole, collegi, seminari, alberghi. Alla fine del conflitto, al fronte c'erano 96 sezioni sanità, 234 ospedali da 50 letti, 167 da 100 letti, 46 da 200 letti, 9 ambulanze chirurgiche e 17 radiologiche, 38 sezioni di disinfezione; nel paese, in totale, i posti letto si erano quasi quintuplicati rispetto a tre anni prima, avvicinandosi al mezzo milione.
Le ambulanze chirurgiche svolsero, in questo ambito, un ruolo essenziale: veri e propri reparti di chirurgia “volante”.

Francesco Triolo, Quinta Chimici

venerdì 8 aprile 2022

Marco Spiga. I Caduti di Iglesias: Alfonso PInna.

                                    PROGETTO SCUOLA IN LABORATORIO ANNO 2021.

Istituto Tecnico Industriale Minerario Statale “Giorgio Asproni- Enrico Fermi” di Iglesias.

Referente: Prof.ssa Zurru Silvia – Partecipanti: Classi 5 Chimici e 5 Geotecnici.



Pinna Alfonso – Sergente 46° Reggimento artiglieria da campagna, matricola: 40085 (93)    

Figlio di Enrico e Cadoni Vittoria, nato il 02/11/1893 a Iglesias, residente a Iglesias in via Felice Cavallotti n. 25, morto il 27/10/1917 a 23 anni nell'ospedale di riserva di Conegliano a causa di polmonite e ferite luogo di sepoltura: Cimitero di Iglesias. Grado: Sergente alto m 1.71 torace 0.85 m capelli lisci, castani giallo pallido naso grande dentatura guasta studente, sa sia leggere che scrivere. Soldato di leva prima categoria classe 1893. Il 16 aprile del 1913 ha fatto la prima visita militare,  chiamato alle armi è arruolato nel  13° reggimento artiglieria di campagna.  Passato al 46°reggimento artiglieria di campagna, promosso caporale,  giunge in territorio dichiarato in stato di guerra nel giugno del 1915. Ottiene la promozione a caporale maggiore nell’aprile del 1916 e infine diventa sergente il 30 giugno del 1916

Morto per polmonite doppia e ferite multiple nell’ospedale di riserva di Conegliano, il 27 ottobre del 1917.

Marco Spiga, Quinta Geotecnici

 

martedì 5 aprile 2022

Dessi Riccardo. I Cadufi di Iglesias: MassimilianoCobru

                                      PROGETTO SCUOLA IN LABORATORIO ANNO 2021.

Istituto Tecnico Industriale Minerario Statale “Giorgio Asproni- Enrico Fermi” di Iglesias.

Referente: Prof.ssa Zurru Silvia – Partecipanti: Classi 5 Chimici e 5 Geotecnici.





Crobu Massimiliano Tenente di Complemento 271° Fanteria, Decorato con medaglia d'argento al Valor Militare, Matricola: 7006(96) Albo d’Oro Sardegna Pagina 101 volume XIX

Paternità: Crobu Antonio Maternità: Castangia Delfina Data Nascita: 06/01/1896, Data Morte: 26/08/1917, Età Morte: 21 anni Luogo Nascita: Iglesias, Luogo Morte: Altopiano di Bainsizza, Causa Morte: Ferite riportate in combattimento Statura: 165 cmNaso: lungoDentatura: SanaMento: lungoOcchi: castani scuriColorito: brunoCapelli: neri lisciTorace m. 0,83Stato Civile: Celibe Professione: studente.

Residente: IglesiasAlbo d’oro: Tenente di Complemento 271° reggimento Fanteria, Distretto Militare di Cagliari. Luogo di Iniziale Sepoltura: Altipiano di Doberdò. Luogo di Definitiva Sepoltura: Cimitero Iglesias, Registro Atto di Morte: Serie C parte II n.7 1922 Registro Atto di Morte Tempo di Guerra del Reggimento: Registro 271°pagina n.o. 33. Fu chiamato sotto le armi in anticipazione di leva. Frequentò il corso accelerato di allievo ufficiale a Modena, promosso sottotenente e fu inviato al fronte col 46° reggimento fanteria. Da questo fu trasferito al Battaglione Alpino Val Chisone nelle Tofane. Partecipò ai lavori della Grande Mina di Castelletto. Al brillamento di essa, fu promosso tenente per meriti distinti, con anzianità di 6 mesi, e destinato al 171° Fanteria. Cadde sulla Bainsizza il 26 agosto del 1917. Fu decorato con medaglia di bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione: "Colpito mortalmente al petto seguitava ad incitare i suoi soldati additando loro la via del dovere: esempio di valore e di fermezza  Hum-Kal 26 agosto 1917". Il Consiglio di perfezionamento della Scuola Mineraria di Iglesias con deliberazione del 24 luglio 1920 gli concedette alla memoria il diploma ad honorem di Perito minerario.

Dessi Riccardo, Quinta Chimici

sabato 2 aprile 2022

Elvira Kobzar. I Caduti di Igliesias: Giuseppe Marcello

                                       PROGETTO SCUOLA IN LABORATORIO ANNO 2021.

Istituto Tecnico Industriale Minerario Statale “Giorgio Asproni- Enrico Fermi” di Iglesias.

Referente: Prof.ssa Zurru Silvia – Partecipanti: Classi 5 Chimici e 5 Geotecnici.



Giuseppe Marcello – Soldato 2° Reggimento artiglieria da fortezza,                              Albo d'oro Sardegna, pagina 212 Volume XIX.

Paternità: Antonio – Maternità: Pomata Giorgina – Data di nascita: 21/09/1885 – Luogo di nascita: Carloforte – Statura: 1,64 m – Capelli castani ricciColorito pallidoOcchi grigiDentatura sana
Stato civile: Celibe Istruzione: Perito minerario - Istituto Minerario “Asproni” Diplomato nel 1904. Fu assunto dal Comune di Iglesias come aiuto ingegnere, nel 1916 vinse il concorso nel Real Corpo delle Miniere ma venne richiamato in guerra. Residente: Iglesias Iscritto alle liste di leva: Iglesias 201/85 Matricola: 11557(85)Data di morte: 8/10/1916 (età 31 anni), Luogo di morte: Sul Carso, ore 10:00, Causa: Ferite riportate in combattimento, Scheggia di granata alla testaAlbo d’oro: Soldato 2° reggimento artiglieria da fortezzaLuogo iniziale di sepoltura: Vizintini (Vallone) Comune di Doberdò del LagoLuogo definitivo di sepoltura: Cimitero di Iglesias  Arruolamento al distretto militare di Cagliari, Mandamento di Carloforte, Circondario di Iglesias. Il Carso, o meglio l'Altopiano del Carso, evoca alcune delle battaglie più dure e cruente della Grande Guerra. Lungo tutto l'altopiano l'esercito italiano con forte spirito offensivo uscì coraggiosamente dalle trincee con ogni tipo di arma allo scopo di fiaccare e quindi distruggere le posizioni avversarie; tuttavia, questa strategia comporterà notevoli perdite. Troppo forte e ben organizzata la trincea nemica, che con cannoni e mitragliatrici respinse agevolmente ogni tentativo di assalto. Sull'altopiano carsico italiani e austro-ungarici dettero vita a 12 battaglie, tra il 1915 e il 1917. Il soldato Marcello morì l’ 8 ottobre del 1916, nei giorni tra la settima e l’ottava battaglia. I caduti di vari reggimenti, etnie e nazionalità furono raccolti lungo tutta la zona, divenuta una vera e propria area cimiteriale rispondente al nome del Vallone. Riporto la descrizione degli avvenimenti di quei giorni: “...Cadorna ha compreso come attacchi di lunga durata siano inefficaci, per cui elabora quindi la strategia delle “tre spallate”, ovvero attacchi energici da sospendere nel momento in cui lo slancio dell’offensiva risulti terminato. Il nuovo attacco è previsto sul Carso. Il 14 settembre ha inizio la settima battaglia dell’Isonzo che viene sospesa dopo due giorni poiché l’artiglieria non è stato in grado di aprire la strada alla fanteria la quale, per l’ennesima volta, subisce gravi perdite. Il 10 ottobre ha inizio la seconda spallata, l’ottava battaglia dell’Isonzo, estesa anche alla Valle del Vipacco, a sud del Carso. La difesa austro-ungarica è ancora tenace e il 12 ottobre Cadorna ferma l’attacco.”

Elvira Kobzar, Quinta Chimici

Andrea Vazzaz Volume " La Caduta di Monte maggiore"


 Presentazione  Tarcento, 8 aprile 2022 ore 18