PROGETTO SCUOLA IN LABORATORIO ANNO 2021.
Istituto Tecnico Industriale Minerario Statale “Giorgio Asproni- Enrico Fermi” di Iglesias.
Referente: Prof.ssa Zurru Silvia – Partecipanti: Classi 5 Chimici e 5 Geotecnici.
Puddu Mario – Tenente
del I Genio sezione telefonica, Albo d'oro Sardegna pagina 349, volume XIX,
Matricola: 6952(96)
Paternità:
Niccolò Puddu – Maternità:
Biggio Giuseppa – Data di
nascita: 07/01/1895, Luogo di nascita: Iglesias – Statura: 1,66 cm – Torace:
0,84 cm – Capelli: castani,
lisci – Naso: regolare – Mento: giusto – Occhi: grigi – Colorito: roseo – Dentatura: sana. Professione:
studente (il Consiglio di perfezionamento della Scuola Mineraria gli concesse
con speciale delibera il diploma ad honorem il 24 luglio del 1920) – Cause di morte: Malattia
(itterizia-colemia). Età di morte: 22 anni – Luogo di morte: Taranto, ospedale militare di riserva ore 17, Luogo
iniziale sepoltura: Cimitero comunale di Taranto, Luogo di definitiva
sepoltura: cimitero di Iglesias. Soldato volontario nel 5° genio minatori
dall’ 11 giugno 1915. Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra il 4
agosto 1915. Nominato aspirante sottotenente di complemento arma del genio
minatori con anzianità 25 giugno 1916. Destinazione finale,
1°Reggimento genio sezione telefonica (dal 1 agosto 1916). Il 31 maggio
1917 è promosso tenente. Il tenente
Mario Puddu ha combattuto nel fronte macedone, un fronte meno conosciuto
rispetto ad altri teatri di guerra. Dopo il disastroso esito dello sbarco
anglo-francese a Gallipoli, gli Alleati chiesero all'Italia di intervenire
nello scacchiere balcanico con 5 divisioni, per un'offensiva contro
la Bulgaria, alleata della Germania. Il ministro Sonnino, e il capo
di Stato Maggiore dell'Esercito Cadorna decisero così di inviare, nel 1916,
in Macedonia un corpo di spedizione con la 35ª Divisione, formata
dalle due brigate di fanteria "Sicilia" e "Cagliari",
il 2° Reggimento Artiglieria da montagna, il 1° Squadrone del 16°
Reggimento Cavalleggeri di Lucca, 40 cannoni e battaglioni del genio,
sanità, trasmissioni e sussistenza. Un totale di 44.000 uomini. A sostegno del
Corpo di Spedizione fu predisposto il trasferimento di 438 tra ufficiali,
piloti e specialisti dell'aviazione con diverse squadriglie di biplani da
ricognizione armata. Le truppe iniziarono a partire dal porto di
Taranto nell'agosto 1916. Gli italiani arrivarono a Salonicco, e
il comando dell'Intesa affidò subito alle forze italiane l'incarico di
difendere il settore di Kruscia-Balcan, ad est del lago Doiran: una linea di
circa 50 chilometri, particolarmente esposta agli attacchi dei bulgari. Il 19
ottobre 1916 giunse a Salonicco, assegnata alla 35a Divisione, anche
la brigata di fanteria "Ivrea". Dalla fine del dicembre del 1916 al
settembre del 1918, le truppe italiane in Macedonia condussero una logorante
guerra di trincea. La spedizione costò all'Italia, su 52.700 uomini, 8.324
tra morti, feriti e dispersi e circa 10.000 uomini vittime, in inverno del gelo
e in estate dell'amebiasi.
Riccardo Pangrani, Quinta Geotecnici
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