domenica 17 aprile 2022

Riccardo Pangrani. I Caduti di Iglesias:Mario Puddu

                                          PROGETTO SCUOLA IN LABORATORIO ANNO 2021.

Istituto Tecnico Industriale Minerario Statale “Giorgio Asproni- Enrico Fermi” di Iglesias.

Referente: Prof.ssa Zurru Silvia – Partecipanti: Classi 5 Chimici e 5 Geotecnici.





Puddu Mario Tenente del I Genio sezione telefonica, Albo d'oro Sardegna pagina 349, volume XIX, Matricola: 6952(96)

Paternità: Niccolò Puddu Maternità: Biggio Giuseppa Data di nascita: 07/01/1895, Luogo di nascita: Iglesias Statura: 1,66 cm Torace: 0,84 cm Capelli: castani, lisci Naso: regolare Mento: giusto Occhi: grigi Colorito: roseo Dentatura: sana. Professione: studente (il Consiglio di perfezionamento della Scuola Mineraria gli concesse con speciale delibera il diploma ad honorem il 24 luglio del 1920) Cause di morte: Malattia (itterizia-colemia). Età di morte: 22 anni Luogo di morte: Taranto, ospedale militare di riserva ore 17, Luogo iniziale sepoltura: Cimitero comunale di Taranto, Luogo di definitiva sepoltura: cimitero di Iglesias. Soldato volontario nel 5° genio minatori dall’ 11 giugno 1915. Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra il 4 agosto 1915. Nominato aspirante sottotenente di complemento arma del genio minatori con anzianità 25 giugno 1916. Destinazione finale, 1°Reggimento genio sezione telefonica (dal 1 agosto 1916). Il 31 maggio 1917 è promosso tenente.  Il tenente Mario Puddu ha combattuto nel fronte macedone, un fronte meno conosciuto rispetto ad altri teatri di guerra. Dopo il disastroso esito dello sbarco anglo-francese a Gallipoli, gli Alleati chiesero all'Italia di intervenire nello scacchiere balcanico con 5 divisioni, per un'offensiva contro la Bulgaria, alleata della Germania. Il ministro Sonnino, e il capo di Stato Maggiore dell'Esercito Cadorna decisero così di inviare, nel 1916, in Macedonia un corpo di spedizione con la 35ª Divisione, formata dalle due brigate di fanteria "Sicilia" e "Cagliari", il 2° Reggimento Artiglieria da montagna, il 1° Squadrone del 16° Reggimento Cavalleggeri di Lucca, 40 cannoni e battaglioni del genio, sanità, trasmissioni e sussistenza. Un totale di 44.000 uomini. A sostegno del Corpo di Spedizione fu predisposto il trasferimento di 438 tra ufficiali, piloti e specialisti dell'aviazione con diverse squadriglie di biplani da ricognizione armata. Le truppe iniziarono a partire dal porto di Taranto nell'agosto 1916. Gli italiani arrivarono a Salonicco, e il comando dell'Intesa affidò subito alle forze italiane l'incarico di difendere il settore di Kruscia-Balcan, ad est del lago Doiran: una linea di circa 50 chilometri, particolarmente esposta agli attacchi dei bulgari. Il 19 ottobre 1916 giunse a Salonicco, assegnata alla 35a Divisione, anche la brigata di fanteria "Ivrea". Dalla fine del dicembre del 1916 al settembre del 1918, le truppe italiane in Macedonia condussero una logorante guerra di trincea. La spedizione costò all'Italia, su 52.700 uomini, 8.324 tra morti, feriti e dispersi e circa 10.000 uomini vittime, in inverno del gelo e in estate dell'amebiasi. 

Riccardo Pangrani, Quinta Geotecnici


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