martedì 19 gennaio 2021

L'atteggiamento della Russia di fronte all'entrata in guerra dell'Italia nel 1915

 

La partecipazione dell’Italia alla Grande Guerra aveva posto l’Italia a riconsiderare il suo problema strategico. Occorre rilevare che sia la Gran Bretagna che la Francia riconobbero senza esitazione l’enorme importanza di questa scelta di campo. Chi invece non apprezzò, anzi avanzò pretesti non secondari denigrativi per la scelta italiana. La Russia era scesa in guerra per la difesa della Serbia, ed i nostri rapporti con Belgrado erano pessimi e questo non poteva non essere tenuto presente dei decisori russi. I Russi all’inizio del 1915 erano in una situazione veramente difficile, e a Parigi e Londra un intervento dell’Italia poteva equilibrare la situazione strategica. I Russi accusarono l’Italia di un intervento tardivo, che impedì alla Russia di evitare i disastri in cui andò incontro a meta del 1915 a cominciare da Gorlice.  Dopo i primi quattro mesi di guerra, La Russia, che era entrata in guerra con 5000 cannoni e 5.000.000.di proiettili. Durante i mesi precedenti il tasso di consumo fu d circa 45.000 proiettili al giorno, a fronte di una produzione delle officine russe di circa 35.000 proiettili al mese. In pratica a Natale la Russia disponeva di soli 300.000 proiettili. La Russia aveva perso 1.350.000 uomini tra Caduti, feriti e prigionieri e dispersi. Non era minimamente pensabile in una sua azione offensiva, anche se i responsabili russi ostentano la più tranquilla calma.

 La situazione grave era nota a Londra e a Parigi ma non era nota l’Italia, che ancora dava retta ai dati non reali comunicati da San Pietroburgo.

 Il generale Dalilow, comandante delle forze russe, ebbe modo di denigrare l’intervento dell’Italia nei seguenti termini

 L’offensiva italiana si trovò arrestata al suo inizio e non andò oltre l’Isonzo. Le forze modeste che l’Austria aveva dirette su questo fronte riuscirono ad arrestare l’avanzata dell’esercito italiano. Per questa operazione il Comando supremo austriaco non aveva ririrato dalla nostra fronte che una quantità minima di truppe, due o tre divisioni appena, avendo prelevato il resto dalla frontiera della Serbia e della Romania dove gli austriaci sono stati rimpiazzati da truppe tedesche; queste ultime vennero dunque ad occupar eil territorio austro-ungarico. Poiché esse non erano state ririrate dalla fronte occidentale si arriva a concludere che l’entrata in guerra dell’Italia non migliorò direttamente la nostra ( russa nda) situazione bensi quella dei nsotri alleati occidentali”.


(massimo coltrinari)

contatti: ricerca.cesvam@istitutonastroazzurro.org

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