martedì 8 febbraio 2022

IL MILITE IGNOTO. IL PENSIERO DEGLI STUDENTI: Francesco Bortoletti

 

Si riportano gli scritti degli Studenti, sotto elencati, dell'Istituto Superiore NICOLò TRON  GIACOMO ZANELLA DI SCHIO (VICENZA)

Referente: Prof. Danilo Zongoli

PENSIERI PERSONALI - MILITE IGNOTO

 

PENSIERI PERSONALI - MILITE IGNOTO

 

 

Dopo aver letto la raccolta di saggi sul milite ignoto ho avuto la curiosità di scoprirne l’origine e mi sono imbattuto nella storia di Maria Maddalena Blasizza in Bergamas, la donna italiana che fu scelta in rappresentanza di tutte le madri italiane che avevano perso un figlio durante la Prima guerra mondiale, del quale non erano state restituite le spoglie.

Al tempo, sia Gradisca d’Isonzo sia Trieste erano parte integrante dell’Impero austro-ungarico, suo figlio Antonio, nell’ottobre 1914 disertò riparando clandestinamente in Italia e si arruolò volontario come fante nel 2º battaglione della brigata “Re”, con cui fu sul Podgora. Mentre guidava l’attacco del suo plotone, in un combattimento sul monte Cimone di Marcesina, il 16 giugno 1916, durante l’offensiva austroungarica passata alla storia con il nome di Strafexpedition, Antonio fu raggiunto e ucciso da una raffica di mitraglia.

La salma di Antonio Bergamas fu riconosciuta e sepolta assieme agli altri caduti nel cimitero di guerra di Marcesina sull'Altopiano dei Sette Comuni. Tuttavia, a seguito di un violento bombardamento che distrusse il cimitero, Bergamas e i compagni periti con lui risultarono ufficialmente dispersi.

Dopo la guerra, Maria ebbe l’incarico di scegliere il corpo di un soldato tra undici salme di caduti non identificabili, raccolti in diverse aree del fronte. Il 28 ottobre 1921, nella basilica patriarcale di Aquileia, in quello che passerà alla storia col nome di «Rito di Aquileia», consacrandola a madre spirituale del Milite Ignoto, la donna fu posta di fronte alle undici bare allineate: appoggiò lo scialle sulla seconda bara e, dopo essere passata davanti alle prime, non riuscì a proseguire nella ricognizione e si accasciò al suolo davanti alla decima bara urlando il nome del figlio, su quella bara dunque, cadde la scelta.

Per onorare tutti i caduti di guerra, la salma prescelta fu posta all’interno della tomba del Milite Ignoto, al centro dell’Altare della Patria e sotto la dea Roma, presso il complesso del Vittoriano. La cerimonia solenne di traslazione avvenne il giorno 4 novembre 1921.

-Francesco Bortoletti

 


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